Il vino Passito - Plaisir di Zaccagnini - la mia passione
I vini passiti vengono quasi sempre catalogati tra i vini speciali,
anche se sono prodotti utilizzando le stesse tecniche di vinificazione impiegate per i vini normali, con la sola differenza che le uve, prima di essere vinificate, vengono sottoposte per un periodo di tempo più o meno lungo ad appassimento, cioè ad una riduzione o eliminazione dell'acqua presente nell'acino.
Lo scopo di tale procedimento è quello di sottoporre l'uva a sovramaturazione al fine di concentrare nella bacca numerosi composti quali: zuccheri, acidi organici, sali minerali e profumi.
I vini che si ottengono in seguito a questo processo sono detti "passiti" e sono solitamente caratterizzati da uno spiccato contenuto alcolico e da un residuo zuccherino più o meno elevato.
L'appassimento può essere effettuato in due maniere:
La prima tecnica lascia appassire gli acini d'uva direttamente sulla pianta, mediante:
- vendemmia tardiva;
- torsione del peduncolo:
- aggressione degli acini da parte della cosiddetta muffa nobile.
La seconda tecnica lascia appassire i grappoli e gli acini d'uva, dopo essere stati vendemmiati:
- in ambiente aperto su stuoie o graticci, oppure appesi;
- in ambiente chiuso, in appositi locali con particolari condizioni di temperatura e umidità.
Dopo l'appassimento le uve vengono pressate e vinificate ed il periodo di affinamento può durare anche alcuni anni.
Nel caso del PLAISIR rosso e bianco della Cantina di Zaccagnini
provenienti rispettivamente da uve Cannonau e da uve Moscato di Castiglione,
l'appassimento avviene nel vigneto dopo la vendemmia.
Fermentazione e affinamento in vasche d'acciaio inox a temperatura controllata.