Se
parliamo di Vino Novello dobbiamo presentare il corretto significato della
dicitura "Novello":
"La qualificazione di “novello”,
regolamentata da un decreto del 1992, può essere attribuita solo a vini I.G.T.
e V.Q.P.R.D. bianchi o rossi leggeri, prodotti con la tecnica della macerazione
carbonica per
essere imbottigliati e immessi sul mercato immediatamente dopo la vendemmia
(inizio di novembre) e comunque entro il 31 dicembre dello stesso anno. Si
tratta di vini dal sapore fruttato e fresco, con titolo alcolometrico totale
minimo di almeno 11° e residuo zuccherino non superiore a 10 g/l."
Normalmente chi non fa
parte del settore del vino tende a compararlo al vino nuovo ma questo è un
sistema scorretto di intendere: in verità il vino Novello è un vino realizzato
grazie una tecnica vinificatrice molto specifica che viene descritta dal
disciplinare che regola la produzione di vino, che si basa sulla macerazione
carbonica delle uve non pigiate. Nella vinificazione comune, infatti, le uve
vengono pigiate meccanicamente (una volta si usavano i piedi dei lavoratori
agricoli che pestavano l'uva e le vinacce in bacinelle grandi per farne uscire
il succo e ottenerne poi, per invecchiamento e fermentazione, il vino) mentre
nel caso del vino Novello l'uva viene fatta fermentare senza pigiatura degli
acini di uva, trasformando così meno zuccheri della frutta in alcol cosa che
terrà basso il valore alcolico del vino che ne verrà prodotto, conferendogli il
classico gusto fruttato e amabile classico del vino novello.
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