mercoledì 2 aprile 2014

Parliamo del Passito

Il vino Passito - Plaisir di Zaccagnini - la mia passione
 
        

I vini passiti vengono quasi sempre catalogati tra i vini speciali
anche se sono prodotti utilizzando le stesse  tecniche di vinificazione impiegate per i vini normali, con la sola differenza che le uve, prima di essere vinificate, vengono sottoposte per un periodo di tempo più o meno lungo ad appassimento, cioè ad una riduzione o eliminazione dell'acqua presente nell'acino.
Lo scopo di tale procedimento è quello di sottoporre l'uva a sovramaturazione al fine di concentrare nella bacca numerosi composti quali: zuccheri, acidi organici, sali minerali e profumi.
I vini che si ottengono in seguito a questo processo sono detti "passiti" e sono solitamente caratterizzati da uno spiccato contenuto alcolico e da un residuo zuccherino più o meno elevato.

L'appassimento può essere effettuato in due maniere:
La prima tecnica lascia appassire gli acini d'uva direttamente sulla pianta, mediante:
  • vendemmia tardiva;
  • torsione del peduncolo:
  • aggressione degli acini da parte della cosiddetta muffa nobile.

La seconda tecnica lascia appassire i grappoli e gli acini d'uva, dopo essere stati vendemmiati:
  • in ambiente aperto su stuoie o graticci, oppure appesi;
  • in ambiente chiuso, in appositi locali con particolari condizioni di temperatura e umidità.

Dopo l'appassimento le uve vengono pressate e vinificate ed il periodo di affinamento può durare anche alcuni anni.

Nel caso del PLAISIR rosso e bianco della Cantina di  Zaccagnini 
provenienti rispettivamente da uve Cannonau e da uve Moscato di Castiglione, 
l'appassimento avviene nel vigneto dopo la vendemmia.
Fermentazione e affinamento in vasche d'acciaio inox a temperatura controllata.

   



Nessun commento:

Posta un commento